La coxartrosi
L’artrosi dell’anca
Cos'è la Coxartrosi?
Per coxartrosi si intende l’artrosi dell’anca Questa articolazione infatti insieme al ginocchio, è la sede più colpita, probabilmente perché sono articolazioni in costante carico, visto che subiscono buona parte del peso del nostro corpo.
Quali sono i sintomi dell’artrosi d’anca?
Il quadro clinico della coxartrosi è caratterizzato da diversi elementi, di seguito ti riportiamo quelli principali:
Dolore: è il sintomo principale. Nella prima fase d’insorgenza della patologia, questo sintomo è presente sotto carico e diminuisce fino a scomparire del tutto durante il riposo. Il dolore è acutizzato duranti i cambi di posizione passando dallo stare seduti allo stare in piedi, durante movimenti che provocano l’abduzione e la rotazione della testa femorale.
Limitazione funzionale
Rigidità al mattino: nel primo periodo dura pochi minuti e con il passare degli anni tende ad aumentare di durata, in concomitanza con il peggioramento della malattia. Il paziente tende ad assumere una postura in lieve abduzione, flessione e rotazione esterna dell’arto inferiore, li vediamo infatti con il piede dell’anca artrosica verso l’esterno.
Alla palpazione della zona prossima alla testa omerale e in zona pubica si può avvertire dolore.
Test del Trendelemburg positivo: il paziente non riesce a mantenere il bacino in posizione stabile quando, durante la deambulazione, carica il peso sull’arto malato.
Il decorso clinico di questa patologia è molto lento, didatticamente possiamo dividerlo in 3 fasi:
Prima fase: la condizione è asintomatica poiché il danno cartilagineo è appena iniziato;
Seconda fase: è detta “fase sintomatica”, perché si iniziano ad avvertire i primi fastidi. La condizione algica non è costante ed è raro che corrisponda a un movimento preciso. Proprio per questo motivo è difficile che il paziente si rechi dall’ortopedico per effettuare una visita di controllo.
Terza fase: fasi sintomatica conclamata. Sono presenti i sintomi che abbiamo descritto nel paragrafo precedente. Si può trovare giovamento con la fisioterapia se si interviene per tempo, mentre per i casi più gravi è necessario effettuare l’operazione chirurgica in cui si sostituisce la superficie ossea degenerata con elementi artificiali.
Come viene diagnosticata?
’artrosi d’anca viene diagnosticata a seguito di una visita ortopedica, oltre ai testi clinici e palpatori, il medico studierà i risultati degli esami radiologici in cui potrà valutare il livello di degenerazione articolare.
Cosa fa il fisioterapista per un paziente che riporta una problematica di coxartrosi?
Il trattamento fisioterapico in questo tipo di condizione ha l’obbiettivo di ridurre i sintomi e migliorare la funzionalità articolare.
Durante le terapie il fisioterapista utilizzerà le tecniche di terapia manuale, i mezzi fisici e gli esercizi.
Terapia manuale: si effettuano diverse tecniche di mobilizzazione articolare e miofasciale al fine di migliorare la motilità dei tessuti e ridurre il dolore.
I mezzi fisici più utilizzati sono diversi, di seguito te ne indichiamo qualcuno:
Iperteremia
Tecarterapia
Laserterapia
Ultrasuonoterapia
Correnti antalgiche
Esercizio terapeutico: l’esercizio terapeutico ha il compito di recuperare l’equilibrio di forza muscolare dei muscoli di questa articolazione, oltre che migliorare il controllo motorio, l’equilibrio e la propriocezione. Molti esercizi ad esempio hanno lo scopo di migliorare il reclutamento del medio gluteo che risulta essere sempre molto debole.
Talvolta risulta essere necessario anche allenare il tronco, per mantenere una corretta postura.
La coxartrosi se non trattata per tempo può degenerare drasticamente, al punto da ridurre quasi del tutto la mobilità dell’anca. In questi casi, il paziente vede ridursi molto la propria qualità di vita, il dolore è costante, e diventa faticoso anche salire un piano di scale.
In queste condizioni l’unica alternativa è impiantare una protesi, che sostituisca la componente ossea ormai alterata. L’impianto della protesi avviene anche nei casi di fratture che comportano la necrosi della testa femorale, in quest’ultimo caso l’intervento deve avvenire in maniera tempestiva.
Le protesi di anca può riguardare:
la sola sostituzione della testa femorale (endoprotesi)
entrambi gli elementi ossei dell’articolazione (artroprotesi): la testa del femore e la cavità cotiloidea.