I Dolori da Postura

Quanto la nostra postura influenza i dolori

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La postura è il modo in cui il nostro corpo si posiziona nello spazio circostante per reagire alla forza di gravità.

Esistono moltissime tipologie differenti di posture, che variano a seconda della posizione (in piedi, seduta, sdraiata), dal tipo di movimento che si sta eseguendo e dalla persona presa in esame.

Tra le varie posture che esistono e che assumiamo nel corso della giornata ci sono posture più e meno ergonomiche, ossia che fanno spendere più o meno energia al nostro organismo per essere mantenute.

Al giorno d’oggi, il tipo di vita che conduciamo più o meno tutti, molto sedentaria e con alto carico di stress ci porta spesso ad assumere forme posturali che non sono benefiche per il nostro organismo.

Ad esempio è stato studiato che quando teniamo la testa flessa verso il basso per guardare il cellulare, esponiamo il nostro collo ad un carico molto più alto rispetto a quando abbiamo la testa ben dritta e può causare dolore al collo, (stai pensando a quante ore al giorno sei in questa posizione? :D).

Logicamente se assumiamo una postura poco idonea al nostro organismo per molte ore al giorno, per molti giorni all’anno e per molti anni, inizialmente genera condizioni dolorose ma a lungo andare porta a delle vere e proprie deformità articolari dalle quale è difficile uscirne, anzi talvolta è praticamente impossibile, basta pensare a molte persone anziane con la schiena curva e flessa in avanti.

Nel corso di questo articolo parleremo delle più frequenti condizioni dolorose causate da problemi di postura.

Quali sono i sintomi?

sintomi di un’alterata postura del collo sono:

  • Cefalee: possono essere dolori che dal collo si protraggono nella parte posteriore del cranio, oppure che sono riferiti in punti della testa come la fronte, o gli occhi dove ci sono alcuni punti di dolore riferito che derivano dal muscolo sternocleidomastoideo.
  • Vertigini: delle alterazioni posturali e di movimento del tratto cervicale, in particolare della parte alta, possono alterare alcune informazioni propriocettive che giugno al sistema nervoso centrale, che reagisce producendo vertigini e problemi di equilibrio;
  • Dolore locale: che è presente sia alla palpazione che al movimento.
  • Dolore irradiato nel tratto dorsale, ci sono dei punti trigger in prossimità delle scapole che derivano da problematiche del tratto cervicale.
  • Cervicobrachialgia: dolore che dal tratto cervicale si irradia lungo l’arto superiore, anche fino alla mano, nel territorio innervato da uno o da tutti i nervi del plesso brachiale.

Come possono essere curati questi dolori CERVICALI?

Per trattare questo tipo di condizioni è necessario che il fisioterapista esegua una valutazione iniziale in cui possa valutare a quale distretto appartenga quella determinata sintomatologia.

Molto spesso nei centri di fisioterapia si ricevono pazienti coche riportano diagnosi mediche molto generiche come ad esempio la “cervicalgia”.

Purtroppo questo termine oltre a definire la presenza di dolore (-algia) al tratto cervicale non dice nulla riguardo la probabile causa.

Sta dunque al terapista l’abilità di comprendere quale sia il distretto interessato (es. tratto cervicale basso C6-C7) e quale siano le tecniche più idonee da utilizzare.

Una volta effettuata la valutazione il trattamento fisioterapico, per qualsiasi distretto della colonna, si compone di tre elementi:

  • Terapia manuale: esistono moltissime scuole differenti in Italia che spaziano dalla filosofia osteopatica alle scuole anglosassoni. Molti fisioterapisti oggi eseguono trattamenti integrati in cui utilizzano tecniche appartenenti a scuole differenti.
  • Mezzi fisici: laser, ultrasuoni, elettroterapia, tecarterapia, pompa diamagnetica, interix, terapia con vibrazioni ecc…
  • Esercizi: esercizi di allungamento, esercizi di rinforzo, esercizi di propriocezione, esercizi di equilibrio.

A seconda della tipo di problema e del momento terapeutico il fisioterapista sceglierà l’esercizio più idoneo correlato all’intensità di sforzo e a un numero di ripetizioni adeguato.

Molto spesso le condizioni dolorose del tratto cervicale derivano da un deficit di stabilità, quindi lo scopo dell’esercizio terapeutico è quello di migliorare il reclutamento e il trofismo dei muscoli deputati alla stabilizzazione del tratto cervicale.

Quali sono i dolori DORSALI da postura sbagliata?

Il problema principale del tratto dorsale è la rigidità in flessione, ossia di avere una curva cifotica che ha un movimento ridotto, in particolare in estensione.

A lungo andare una cifosi rigida può portare a delle vere e proprie deformità dei corpi vertebrali, che in età avanzata si dimostrano veri e propri fattori di rischio per le fratture vertebrali da compressione.

Le condizioni dolorose del tratto dorsale consistono nel:

  • Dolore locale che può essere in un punto specifico oppure in un’area.
    Solitamente è unilaterale; Dolore locale e irradiato, a volte può irradiarsi fino in testa, sul braccio o lungo le coste;

Come possono essere curati questi dolori?

Molto spesso in questo tratto si utilizzano tecniche per trattare i tessuti molli come le contratture e i trigger points.

Una volta migliorato il quadro sintomatico ci si concentra a migliorare l’aspetto posturale.

Nei casi di rigidità in cifosi, risultano essere molto efficaci gli esercizi e le posture che migliorano il movimento di estensione.

Quali sono i dolori LOMBARI da postura sbagliata?

La sintomatologia del tratto lombare, varia da:

  • Dolore a fascia bilaterale: che solitamente è causato dal disco intervertebrale;
  • Dolore puntiforme: causato dalle faccette articolari o da una contrattura;
  • Dolore che si irradia lungo l’arto inferiore. Questa tipologia di sintomo può riguardare un trigger point, la lombosciatalgia o la lombocruralgia.
    La lombosciatalgia è data dal dolore in sede lombare che si irradia lungo la regione dell’arto inferiore innervata dal nervo sciatico che è quella postero laterale, mentre la lombocruralgia è data da dolore in sede lombare e irradiato lungo il distretto innervato dal nervo crurale, che sarebbe l’area anteriore della coscia. 

La lombocruralgia, terminando all’altezza del ginocchio è chiamata anche “sciatica mozza”.

Come possono essere curati questi dolori?

Il tratto lombare così come quello cervicale, va spesso incontro a problemi di ridotta stabilità, soprattutto nei segmenti inferiori L4-L5, L5-S1.

Tale instabilità, nei casi più gravi, può essere evidente nel corso degli esami radiologici dove possono riscontrarsi una o più anterolistesi, ossia lo scivolamento di una vertebra sull’altra.

Inizialmente il fisioterapista ha l’obbiettivo di ridurre il quadro sintomatico, successivamente lavorare sulla correzione della postura per limitare il rischio di insorgenza delle recidive.

Nei casi di ridotta stabilità, si lavora molto sul reclutamento e sul miglioramento del tono-trofismo dei muscoli stabilizzatori del tratto lombare, affinché possano mantenere la curva lordotica anche sotto sforzo.

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