"La cefalea cronica"

Un fastidio debilitante che va trattato

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La cefalea, più comunemente nota come “Mal di testa”, è una esperienza dolorosa molto comune. Si attesta che sia la patologia neurologica più prevalente in Europa con il 47% della popolazione colpita, non risparmiando nemmeno i bambini (colpiti per il 20%).

Inoltre continua ad essere molto sottostimata e mal curata con il classico “fai da te” farmacologico che aumenta il rischio di peggiorare e cronicizzare la situazione.

Si stima che la cefalea comporti in Europa costi fino a 27 miliardi di euro tra ridotta produttività e ore di lavoro persi, oltre ai costi esorbitanti che periodicamente vengono spesi per alleviare temporaneamente questo disturbo.

I Sintomi

  • Sintomi eccitatori
    • irritabilità
    • iperattività
    • insonnia
    • euforia
    • sbadigli
    • sete
  • Sintomi inibitori
    • affaticamento
    • stanchezza
    • debolezza
    • depressione
    • difficoltà di concentrazione

Le Cause

Oggi nonostante le numerose e sempre più corpose ricerche scientifiche, per moltissime tipologie non esiste ancora una spiegazione validata su quale meccanismo causi il mal di testa.

Per questo motivo si suddividono le diverse tipologie di cefalea in 2 grandi famiglie:

  • CEFALEE PRIMARIE O IDIOPATICHE: cause neurologiche ancora “sconosciute” (cefalea tensiva, a grappolo, emicrania etc)
  • CEFALEE SECONDARIE: cause “conosciute” e secondarie a disfunzioni di altri distretti del corpo (cefalea cervicogenica, cefalea da disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare, disturbi metabolici etc.) o secondarie a patologie neurologiche severe tipo tumori, aneurismi etc (cause da escludere primariamente per ovvia urgenza clinica ma che non tratteremo in questo articolo poichè di competenza specifica medica).

I farmaci possono risolvere il problema?

  • I farmaci sono importanti nel management delle cefalee ma non sono la cura, infatti l’obiettivo dei farmaci per le cefalee è quello di fermare il dolore bloccando la ricezione dello stimolo doloroso.

    Altri farmaci, tipo gli antidepressivi, servono per frenare (ma non solo) il consumo della seratonina (neurotrasmettitore, conosciuto anche come ormone del “buon umore”) evidenziato in alcuni soggetti con cefalea ricorrente.

    Tutto questo migliora la condizione temporaneamente, ma non solo non risolve il problema, spesso lo aggrava poiché permette un ulteriore sensibilizzazione e sfiaccamento del sistema: una delle condizioni più gravi a cui si può arrivare è la CEFALEA DA ABUSO DI FARMACI, ovvero il sistema nervoso diventa così vulnerabile che hai bisogno continuamente del farmaco per non avere mal di testa.

La strategia contro la cefalea

Semplice, bisogna:

1) diminuire quelli che abbiamo definito gli stimoli, che chiameremo STRESSOR (elementi di stress) e/o TRIGGER (elementi di attivazione), che contribuiscono ad alimentare/accendere il nostro Sistema Nervoso centrale.

2) far diventare più forte il nostro sistema dagli stimoli stessi.

PUNTO 1: sarà il neurologo, punto di riferimento dell’equipe “CEFALEA”, a porre la diagnosi, indicare la cura farmacologica più adatta a gestire gli attacchi per poi identificare e indirizzare il paziente verso le figure adatte all’identificazione e trattamento degli STRESSOR/TRIGGER:

  • PSICHIATRA/PSICOLOGO = dove si evidenzino patologie psichiche
  • PSICOLOGO = dove si evidenzino dis-stress psicoemotivi (disturbi del sonno, scarso riposo, stress relazionali, lavorativi, emotivi etc)
  • FISIOTERAPISTA = dove vengono evidenziati disfunzioni muscolo-scheletrici collegati alla cefalea (disfunzioni cervicali o mandibolari e/o trigger point muscolari del distretto superiore)
  • NUTRIZIONISTA = dove si presentino problematiche legate all’alimentazione e/o problematiche metaboliche

PUNTO 2: è stato dimostrato che molte pratiche quotidiane possono rendere più forte il nostro sistema nervoso centrale, ad esempio l’esercizio terapeutico del distretto superiore in Fisioterapia, l’attività fisica, trovare attività alternative dedicate a se stessi che sfuggono la routine quotidiana, training autogeno e altre soluzioni personalizzate possono rinforzare il tuo livello di tolleranza e alzare la soglia di sopportazione di quegli stimoli di cui parlavamo prima.

Il trattamento osteopatico

Il concetto è tanto semplice quanto efficace: il mal di testa è la conseguenza di tensioni di strutture del corpo.
Queste tensioni possono avere diverse origini, ecco perchè difficilmente il vostro mal di testa sarà uguale a quello della vostra vicina di casa.
Alcune persone accusano mal di testa dopo una grande abbuffata, alcune donne ne soffrono in concomitanza col ciclo mestruale, ed altre persone al cambio del tempo od al primo colpo d’aria della stagione.

Altre volte, invece, l’origine è cervicale: questo tipo di mal di testa è molto comune, e anche qui l’osteopatia offre un valido aiuto. In questo caso il trattamento sarà mirato a togliere quelle tensioni ai muscoli del collo che, comprimendo leggermente i nervi delle vertebre cervicali, possono essere alla base di tensione e rigidità che si sfogherà poi nel mal di testa, ed a volte anche in vertigini o senso di pesantezza dal collo fino al braccio o alla mano. Non bisogna poi sottovalutare anche i vecchi colpi di frusta: anche questi possono essere causa di mal di testa, anche se dovesse comparire dopo diverso tempo, il trauma subito irrita profondamente i muscoli ed i legamenti cervicali!

Osteopatia: Trattamento Personalizzato

Quello che è certo, ed è anche il bello dell’osteopatia, è che non si può considerare un mal di testa uguale ad un altro. Spesso la causa può essere anche un po’ lontana nel tempo o nel corpo, le tensioni possono essere presenti da tanto tempo oppure essere particolarmente nascoste: ogni persona va valutata interamente per la sua storia, gli interventi chirurgici, stress o traumi del passato, bisogna tenere conto delle sue abitudini e stile di vita per poter agire su più fronti in modo da risolvere il problema alla radice limitando allo stretto necessario l’uso dei farmaci.

Se il mal di testa è qualcosa con cui sei abituata a convivere da tempo, ma sei stanca e vorresti provare a trovare una soluzione più duratura (se non addirittura definitiva) contattami e prenota un appuntamento: valuteremo insieme il problema e come affrontarlo per ottenere i migliori effetti possibili!

Fonte: Fisioterapia Italia, CMS

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